Esodati Opzione Donna Quindicenni conclusione definitiva?

Per l’Ottava Salvaguardia un approfondimento della Commissione Lavoro della Camera avverrà il 12 settembre prossimo con il fine ultimo nell’arrivare ad una decisione conclusiva sul testo base e avere il disco verde dall’Esecutivo, ma non vi è alcuna certezza che il Governo abbia tutta l’intenzione di chiudere questa pagina che ha portato disonore e vergogna, rompendo quel patto con i lavoratori esodati tradendo la loro fiducia, quindi non si da per scontata questa attesissima conclusione anche perché si sussurra che si possa scambiarlo con l’anticipo pensionistico o Ape qualsivoglia chiamarlo, la misura a 360° e non selettiva come possono essere le salvaguardie pensionistiche; entro fine mese settembre si avrà anche la decisione per la proroga Opzione Donna e su questo punto dovrebbe essere trasmessa una relazione sull’utilizzazione delle risorse messe a disposizione dall’ultima legge di stabilità, in quanto la legge prevede l’utilizzo dei risparmi per finanziare una ulteriore proroga per l’Opzione Donna e in questo intervento potrebbero anche interessare le lavoratrici nell’ultimo trimestre del 1958 e probabilmente si prevede di oltrepassare questa data, anche qui nulla di scontato o certo; non solo per Ottava Salvaguardia, Opzione Donna ma anche per le Quindicenni a quando la conclusione definitiva?

Vogliamo spendere una parola in favore anche per la categoria delle quindicenni,  anche se tra le correzioni che le opposizioni cercheranno di far passare c’è, in particolare, l’estensione della tutela anche alle quindicenni (che hanno cessato il lavoro prima del 2007 e che, sulla base testo attuale, restano fuori dal beneficio) e ai lavoratori che nel 2011 avevano fatto uso dei permessi mensili retribuiti di cui all’articolo 33, comma 3 della legge 104/1992 per assistere parenti disabili o perché loro stessi affetti da gravi patologie invalidanti. Modifiche sui cui punta in particolare la Lega Nord per restituire dignità ad un gruppo di lavoratori penalizzati dall’ultima salvaguardia,  ma attualmente non si hanno ancora notizie certe su quanto si andrà a modificare questa situazione che si protrae da almeno un quinquennio! Una categoria, quelle delle quindicenni,  penalizzata dalla legge Fornero 2011 alla quale non si è mai messo riparo e si sta ancora aspettando quelle correzioni per poter accedere al pensionamento, fermo restando che il primo dovere di un Governo equo e giusto è di attuare quei provvedimenti, in primis, verso chi ha non ha reddito da lavoro e lontani dai requisiti vigenti per il pensionamento, quindi famiglie che non hanno sussistenza per vivere decorosamente e dignitosamente.

Fonte: PensioniOggi